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  21 May 2016 - Roma
Corso base - Target turistico

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  30 May 2016 - Milano
Corso base - Target turistico


Casa sicura


I furti in abitazione sono più che raddoppiati negli ultimi dieci anni (+127%)
Svaligiata una casa ogni due minuti. Fenomeno in forte crescita a Milano (+229% tra il 2004 e il 2013), Firenze (+177%), Roma (+120%) e Bologna (+104%)

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  Cross cultural analysis



L'analisi interculturale si occupa della comunicazione fra persone appartenenti a diverse culture e cerca di produrre alcuni modelli, o linee guida per semplificare tale comunicazione.
Il cross-cultural (o intercultural) management si fornire strumenti per gestire le differenze culturali, possibili fonti di conflitti e problemi nella comunicazione e nella negoziazione internazionale.
Ci sono oltre 200 Paesi e Stati-nazione riconosciuti nel mondo, ma le forti caratterizzazioni etniche e storiche all'interno degli Stati stessi fa si che il numero delle culture si elevi a circa 250. Per esempio, marcate differenze nei valori e nei comportamenti sono osservabili nel nord e nel sud di paesi come l'Italia, la Francia e la Germania; in altri Paesi coesistono gruppi con differente background storico culturale: è il caso del Regno Unito, con le sue due componenti celtica e sassone, o della Federazione Russa, con le sue numerose culture (tartara, finnica, cecena, ecc.) o delle Fiji, con le etnie indiana e polinesiane.
Il mondo delle multinazionali, di intenet, del mercato finanziario globale e dei rapidissimi spostamenti di persone e cose, impone che si sviluppi la capacità di interagire con successo con culture e sistemi di valori diversi. La formazione in ambito interculturale consente relazioni migliori e riduce il rischio di frantendimento e di incomprensione.

La necessità di una categorizzazione convincente è ovvia, poiché dovrebbe consentire di
1) prevedere il comportamento dell'interlocutore
2) chiarire i motivi di un dato comportamento
3) evitare di recare offesa o di entrare in conflitto
4) trovare terreni comuni per negoziare
5) standardizzare le politiche e le procedure

Il problema sostanzialmente è che è impossibile per chiunque, persona od organizzazione, conoscere e interpretare tutte le diverse culture con cui è possibile entrare in contatto. D'altra parte l'esigenza di interagire è primaria.
Gli studi di problemi interculturali si sono confrontati con questo problema per decenni: alcuni schematizzando le culture sulla base di considerazioni geografiche, altri sulla base delle tradizioni religiose, altri della razza. Tutte queste schematizzazioni sono risultate fuorvianti.

Cohen, 1997)
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Geert Hofstede: le sei dimensioni


Secondo Hofstede la cultura è la programmazione collettiva della mente che distingue i membri di un gruppo o di una categoria di persone dagli altri. Con una metafora molto azzeccata Hofstede la chiama anche software della mente. La cultura non è innata bensì è appresa: essa deriva dal contesto sociale in cui uno cresce, soprattutto nei primi anni di vita.
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Richard Lewis: Cross cultural model



Lewis espande i concetti di "high context" e "low context" a quelli più espliciti di "orientato al rapporto interpersonale, al dialogo" e "orientato alle informazioni, al compito". Rilevando come gran parte della cultura asiatica sia fortemente orientata alle tecnologie dell'informazione, ma al contempo sia dotata di una grande capacità di networking, ha aggiunto una terza categoria, definendola "cultura dell'ascolto".
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5 Nov 2019 -- Written by SA Staff     





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